Il mare, la pesca, il rimpianto per un mondo che stava via via scomparendo: c'è tutta l'anima di Viareggio nelle opere di Antonio D'Arliano, pittore e carrista viareggino, in mostra a villa Argentina dal 7 al 29 novembre prossimi. La retrospettiva, dal titolo evocativo Novecento - l'anima di Viareggio, a cura del professor Giuseppe Cordoni e del professor Eugenio Gherardi Angiolini, patrocinata dal Comune di Viareggio e dalla Provincia di Lucca e resa possibile grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Versilia Lunigiana e Garfagnana, aprirà al pubblico sabato (7 novembre) alle 17, è a ingresso libero e resterà aperta dal 7 al 29 novembre, tutti i giorni dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
Durante il vernissage, in programma il 7 novembre, giorno di nascita dell'artista, alle 17, verrà presentato il primo Catalogo generale ragionato dell'intera opera pittorica di Antonio D'Arliano, curato anch'esso da Giuseppe Cordoni: un iicmportante evento editoriale che vede finalmente la luce dopo anni di ricerca e di fata da parte dell'Archivio Legale Antonio D'Arliano.
Un'opera imponente che si propone di colmare una vistosa carenza culturale nella storia poetica dell'immagine viareggina. Ciò, anche nella consapevolezza che ogni civile risorgimento non può fare a meno di quei filoni di bellezza che ne hanno impreziosito il passato.
Con sessanta opere esposte (olii, pastelli, tempere, disegni), la mostra abbraccia quasi settant'anni d'attività pittorica ininterrotta, in un lasso di tempo che va dal 1913 al 1992. L'evoluzione tematica e soprattutto stilistica d'un così lungo percorso viene raccontata individuando tre grandi periodi creativi: "Il grande carrista mago del Carnevale di Viareggio e pittore per passione e necessità": dal 1913 al 1965; "Il pittore che evoca i mille volti d'una Viareggio smarrita" dal 1979-1992; "Inseguendo la voce del ricordo".