Home Villa argentina VILLA ARGENTINA - Una mostra per il Centenario Pucciniano: 'Il Soffio Della Vita' di Caroline Lépinay

VILLA ARGENTINA - Una mostra per il Centenario Pucciniano: 'Il Soffio Della Vita' di Caroline Lépinay

Lunedì, 16 Settembre, 2024

Il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane, presieduto dal Maestro Alberto Veronesi, promuove e patrocina in co-organizzazione con la provincia di Lucca l'installazione dell'artista Caroline Lépinay dal titolo Il Soffio Della Vita. 

La mostra - che è stata inaugurata a Lucca al Caffè Di Simo in occasione del concerto di Muti e successivamente esposta alla sede dell’Associazione Lucchesi nel Mondo - arriverà a Viareggio il 27 luglio e sarà visitabile fino al 29 agosto 2024 presso Villa Argentina.
 

L’opera di Caroline Lépinay riprende il tema di Puccini, “Amore vincitore” in un ideale seguito de “La Bohème”. In linea con il secolo in cui Puccini visse, la storia del sequel è scritta come un film muto ed è messa in scena sotto forma di una lunghissima serie di “diorami”, suddivisi in 21 scene - veri e propri frame cinematografici - che accompagnano lo spettatore in questo “viaggio” nel mondo Pucciniano, guidandolo attraverso la musica del Maestro che permea l'ambiente. La mostra mette in risalto l’originalità delle opere che fanno uso della plasticità  immerse in visioni oniriche sospese e illuminate dalla pellicola del cinema 
 

L’installazione è realizzata anche con il sostegno dello Studio Legale Roullet & Soci, Avv. F. Roullet - Weadu SA - F.G.P Capital SA.

Biografia di Caroline Lépinay
Svizzera-franco-canadese, Caroline Lépinay è nata da madre franco-italiana e padre francese. Istruita nelle arti visive con il metodo Martenot-Montessori, Caroline si laurea in Scienze Politiche e si specializza in Strategia e Gestione delle crisi. Oltre alla sua pratica artistica, è diventata consulente di leader politici e industriali francesi, canadesi ed emirati. Ha collaborato in qualità di artista interprete e di direttrice artistica, fonografica e videografica con il gruppo “La belle équipe” per Harry Williams productions a Parigi. 
Nel 2009 a Montréal ha organizzato la mostra intitolata “Violino ed erranza”, il cui capolavoro, “Il violino silenzioso” appartiene oggi al collezionista, filantropo e mecenate opera di Montréal, M. Davis B. Sela. 
Nel 2019 in occasione della 58ª esposizione internazionale d'arte La Biennale di Venezia, ha creato la mostra intitolata “Love is blind/Bind for love” che rappresentava al tempo stesso un culmine nel suo lavoro di ricerca, un rinnovamento e una prima. I media hanno descritto questa mostra come “unica, diversa e commovente”, ed è stata prolungata per mesi per rispondere alla domanda del pubblico. Nello stesso anno, l’artista ha organizzato una mostra fotografica intitolata “It takes two to tango” in collaborazione con la fotografa Ludovica Paloma. Agli inizi del 2020 è stata invitata al museo Santa Maria della Scala di Siena, per la mostra “Love is blind/Blind for love” che è stata prolungata fino alla fine dell'anno.
Nel 2021 l'artista ha perso il padre e, per mettere in scena questa prova di vita, si è ispirata all'opera melodrammatica "La Bohème", che racconta una storia d'amore sconvolta da un destino implacabile, quello di una malattia mortale. Guardando il film-opera de "La Bohème", al momento della morte poetica di Mimì e della sofferenza espressa da Rodolfo, all'artista viene in mente che nella vita reale Rodolfo - l'artista - non potrebbe più essere lo stesso. La perdita di una persona cara stravolge tutti i nostri orientamenti e la prova del vuoto ci fa desiderare una sola cosa: "riportarla in vita". Da qui è nata l'idea di un sequel de "La Bohème".